Barletta

Tra tesori e bellezze

Il Best Western Hotel Dei Cavalieri si trova in una posizione privilegiata che diventa punto di partenza ideale per raggiungere note località turistiche.

Vieni a scoprire i tesori e le bellezze della nostra Terra!

Barletta, la sua Disfida e il Territorio

Il nome di Barletta è sempre stato in primo piano nella storia della Puglia e non solo.
All’epoca delle crociate, fu uno dei porti più importanti dell’Adriatico per il raggiungimento della Terrasanta, senonchè anche l’imperatore Federico II prese atto dell’importanza di Barletta. Passata sotto gli Angioini, raggiunse l’apice della sua floridezza sotto gli Aragonesi che ne fecero la seconda città del regno di Napoli.

Nel 1503 l’osteria “da Veleno” a Barletta fu il luogo in cui un alterco fra italiani e francesi causò il confronto fra i soldati delle due parti che è passato alla storia come la “Disfida di Barletta“. I cavalieri italiani dimostrarono il valore degli italiani direttamente sul campo in una sfida senza esclusione di colpi che li vide vincitori.

La città ha dimostrato il suo valore anche nelle due guerre mondiali: con 11 medaglie d’oro e 215 medaglie d’argento Barletta è la città più decorata del Paese. L’interland barlettano è ricchissimo di attrattive, infatti, passando per Andria con il suo simbolo di grandezza di Federico II, Castel del MonteMinervino il vero balcone della Puglia, Canosa, alleata di Roma al tempo delle guerre puniche, per poi ammirare la bellissima Trani, dove sorge svettante sul mare la “regina delle Cattedrali”, Bisceglie con i suoi cinque dolmen megalitici, per chiudere, con Margherita di Savoia, località termo-balneare con le sue Saline.

Castel del Monte Andria
Capolavoro unico dell’architettura medievale che l’Unesco nel 1996 ha dichiarato patrimonio mondiale dell’umanità.

Castello di Trani
Il castello di Trani rientra nel circuito dei castelli federiciani e fu scelto da Manfredi, figlio di Federico II, per la celebrarazione delle sue nozze con Elena d’Epiro

Castello Svevo di Barletta
Da non perdere lo scenografico castello di Barletta, costruito dai Normanni e modificato nei secoli da Svevi, Angioini e Aragonesi.

Torre Casieri Canosa di Puglia
Costruzione del II secolo d.C., che rientra nella tipologia delle tombe a dado. Esternamente, il monumento sepolcrale è rivestito di laterizi e costituito da tre corpi sovrapposti: un basamento, un corpo centrale e un piccolo tamburo cilindrico. Al suo interno si trova una volta a botte in cemento.

Torre Normanna o Maestra Bisceglie
Due impianti, il Normanno e lo Svevo, caratterizzano l’architettura della Torre di Bisceglie, attualmente sede del locale museo etnografico e antica guida silente dei pescatori.

Pinacoteca De Nittis a Palazzo della Marra Barletta
L’apertura della Pinacoteca “Giuseppe De Nittis”, nella splendida sede di Palazzo della Marra, segna una data storica per la città di Barletta che vanta, fin dal 1914, la collezione più ricca e prestigiosa delle opere del celebre pittore che rappresentò uno dei momenti più alti dell’arte dell’800 in Europa. De Nittis era nato a Barletta nel 1846, si era formato a Napoli, conquistò fama e successo a Parigi e a Londra, morì a soli 38 anni a Saint-Germain-en-Laye. La Pinacoteca che accoglie le sue opere, donate alla città natale dalla moglie Léontine Gruvelle, non rappresenta soltanto una sede museale, ma assume anche il significato di un ritorno a casa del grande artista che rinnova, dalla Puglia, il dialogo con i protagonisti dell’arte e della cultura del XIX secolo. Il percorso museografico, allestito per grandi temi, parte dall’esperienza napoletana con i paesaggi dal vero, si sofferma sulle pendici del Vesuvio, si distende lungo il fascino della modernità e della mutevolezza delle metropoli, Parigi e Londra, si apre alle suggestioni del gran mondo, svela il lirico intimismo per Léontine e le figure femminili che furono care al pittore barlettano.

Cattedrale di San Nicola Pellegrino Trani
Tra le più belle costruzioni romaniche pugliesi, edificata in pietra calcarea, che le conferisce una patinatura bionda e una luminosità di indubbio fascino

Cattedrale di Santa Maria Maggiore Barletta
La Cattedrale è caratterizzata da due parti con stili nettamente distinti: una romanica ed una gotica.

Cattedrale di San Sabino Canosa di Puglia
L’edificio è uno splendido esempio d’architettura in bilico tra cultura bizantina e normanna. Al suo interno conserva preziose sculture di età romanica.

Molfetta
Echi di un tempo lontano negli insediamenti dell’epoca del bronzo custoditi nel Pulo di Molfetta e nella Basilica della Madonna dei Martiri, ricovero per i crociati.

Ruvo di Puglia
Oltre che per le sue pregiate ceramiche apule, Ruvo si distingue per le sue architetture romaniche e la bellissima Cattedrale di notevole pregio artistico per il vasto repertorio scultoreo e figurativo che custodisce.

L’uomo abita la Puglia sin dalla preistoria e molte tracce della sua presenza come insediamenti rupestri, necropoli o antichi insediamenti rurali, sono accessibili e visitabili

Parco Archeologico degli Ipogei – Trinitapoli
Fanno parte del Parco Archeologico di Trinitapoli due ipogei: l’Ipogeo dei Bronzi e l’Ipogeo degli Avori. Gli Ipogei sono importanti strutture scavate nella roccia calcarea per celebrarvi suggestivi riti di carattere propiziatorio

Ipogei Lagrasta Canosa di Puglia
Il complesso funerario è composto da tre ipogei: il Lagrasta I, il Lagrasta II e il Lagrasta III, interamente scavati nel banco tufaceo. Il primo complesso ipogeico è formato da cinque gruppi, complessivamente di nove ambienti

Canne della battaglia
Rinomata località a pochi chilometri da Barletta, dove Annibale, comandante dei Cartaginesi, sconfisse i Romani nel 216 a.C. Particolare attenzione merita il Museo che conserva una collezione di vasi dauno peucezi con disegni geometrici del IV-III secolo a.C.

Dolmen di Bisceglie
Questa zona fu abitata fin dalla più remota antichità, e sono state rinvenute tracce di insediamento risalenti al XVIII sec. a.C (Dolmen di Bisceglie), a tutto il neolitico, all’età daunio-ellenistica, e naturalmente all’epoca romana. Ad accentuare il fascino di tanta ricchezza, è proprio la distribuzione di questi siti, il loro stretto legame col paesaggio, l’imponenza degli impianti, e l’assoluta peculiarità di questo immenso patrimonio, dovuta alla molteplicità degli scambi commerciali, alla fitta rete di trasporti e alla facilità di approdo che questi luoghi hanno avuto in tutte le epoche.

Saline di Margherita di Savoia

La Zona umida delle Saline di Margherita di Savoia che, con un’estensione di circa 4000 ettari, costituisce la salina marittima più grande d’Italia, occupa gran parte dell’area che fino ai primi decenni del secolo formava il lago Salpi, un bacino costiero di acque salmastre e paludose che dava il nome all’antica Salarpa. Qui l’imperatore Federico II trascorreva le sue giornate di caccia con falco, annotando le prime osservazioni ornitologiche giunte fino a noi attraverso l’opera “De arte venandi cum avibus”.

Quella stessa area diviene poi Riserva Naturale dello Stato e quindi Zona umida di valore internazionale ai sensi della convenzione di Ramsar del 1971, in ragione della notevole importanza faunistica assunta. La zona umida in questione è di grande interesse per la presenza di diversi uccelli acquatici e per la nidificazione di alcune specie, come il fenicottero rosa.

Minervino Murge

Balcone delle Puglie, diciamo oggi che il concetto di «panorama» ci è familiare. Ma mentre questa graziosa definizione sottolinea la naturale propensione di Minervino verso la terra, verso la distesa di comuni e campagne sulla quale si affaccia, è pur vero che a Minervino non si arriva solo salendo gradualmente dalla piana. Provate ad arrivarci infatti dallo stesso livello, anzi da una quota leggermente più alta: si può, giungendovi dalla Mediana Murgiana.

È bellissimo l’apparire di Minervino da lì, una visuale inconsueta e che non si dimentica: è da lì che si capisce di trovarsi all’estrema propaggine del crinale della Murgia alta, più che sulla «cima» di qualche cosa. Quindi è la Murgia alta che qui si sporge sul territorio con la sua punta estrema, ma non per guardare: per difendersi dalle insidie. Forse si potrebbe pensare a un nido sul ramo. E all’interno? Distrutta ormai l’antica e complessa murazione, fatta di torri quadrate e circolari (delle quali solo una sopravvive, in vico V Scesciola), resta il nucleo di una città inaspettatamente preziosa, nobiliare: i palazzi e le chiese sono elementi architettonici di pregio, solidi e rappresentativi, quasi si trattasse di una città-castello, della quale le ricche facciate sono porte di stanze segrete e ornate.

Pinacoteca De Nittis

La Pinacoteca “Giuseppe De Nittis” di Barletta, è uno dei più importanti luoghi d’interesse artistico in tutta la Puglia. La Pinacoteca espone in via permanente tutte le opere del celebre pittore impressionista barlettano, Giuseppe De Nittis. Un’altra sezione è invece dedicata ad esposizioni temporanee di richiamo internazionale.

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